L’ennesimo omicidio, l’ennesimo corpo martoriato, fatto a pezzi e chiuso in una valigia. Un orrore senza fine, quello su cui la cronaca nera, ci invita fortemente a riflettere.
Si tratta di una vera e propria strage, di un’ondata di crudeltà inaudita cui non si riesce a porre rimedio e su cui occorrerebbe, forse, una maggiore vigilanza da parte delle autorità.
La scia di sangue continua, non arresta la sua corsa e, molti dei corpi privati della loro identità, nonostante siano passati anni ed anni, non hanno ancora ricevuto giustizia e verità.
Il loro killer è ancora a piede libero, e questa è una doppia pugnalata per i familiari che si trovano a fare i conti con il dolore straziante della prematura scomparsa di un loro caro, e con l’impossibilità che chi lo ha massacrato possa avere la giusta pena.
Succede questo, purtroppo, e sempre più frequentemente; indice di una piaga sociale dilagante che deve essere fermata al più presto, per evitare che possa solo peggiorare. Vediamo in dettaglio quanto accaduto a Parigi.