Chi fa del male a qualcuno spesso ha i volti di un padre, di uno zio, di un parente. E’ la triste, realtà; quella che non vorremmo vedere ma che, purtroppo, accade.
Sono scenari assurdi, quelli dinnanzi ai quali gli inquirenti si trovano a dover indagare: le persone colpite hanno gli occhi impauriti dei minori, mentre coloro che li hanno ridotti in quello stato sono i genitori o i familiari stretti.
E’ questo che avviene tra le mura domestiche di molte famiglie. Si tratta di fatti gravissimi che vengono taciuti da chi, magari, sa, per omertà. Quest’ultima, lungi dall’essere una parola da relegare ad un dizionario, è sempre più imperante, nella nostra società.
Poi esiste la paura di subire ritorsioni. E si preferisce evitare di parlare, osservare il silenzio, non sporgere denuncia. Intanto questi episodi continuano a verificarsi come se nulla fosse e le forze dell’ordine invitano come sempre a denunciare.
Le persone colpite, lasciate in balia del loro destino, non hanno spesso la forza né gli strumenti di reagire, così le persone che gli hanno fatto del male si arrogano il diritto di poterli ulteriormente colpire. La storia che sto per raccontarvi proviene non da un paese distante anni luce da...