La storia della piccola Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi lasciata morire di stenti dalla madre Alessia Pifferi, ha sconvolto l’Italia intera. Per troppo tempo nei nostri occhi è rimasta impressa l’immagine della piccolina, vestita di rosa confetto, come una fatina.
Eppure Diana non fa più parte di questo mondo e l’apparenza ha ceduto il posto ad un’agghiacciante verità. E’ stata lasciata da sola nell’appartamento di via Parea, per 6 giorni, durante i quali è morta in un lettino da campeggio, accanto al quale i soccorritori hanno trovato solo un biberon contenente residui di latte.
Una storia dell’orrore, quella di questa splendida bambina, strappata alla vita terrena da colei che l’ha messa al mondo. Alessia Pifferi, la madre assassina 36enne, è rinchiusa nel carcere di San Vittore.
Su di lei pende un’accusa gravissima: quella di omicidio volontario per aver lasciato morire di stenti la figlioletta, la cui bara bianca ha lasciato increduli tutti gli italiani.
E la legge che vige tra le detenute nelle mura dell’istituto penitenziario in cui la Pifferi è reclusa, ma un po’ovunque, non perdona chi si è macchiato di un simile reato, questo lo si sa.