Un’anziana muore in una casa di riposo, quello che scopre l’infermiera lascia tutti senza parole

Da anni residente in una casa di riposo, un'anziana muore nella solitudine più profonda. Quando sgombrano la sua stanza trovano qualcosa di sensazionale: ecco di cosa si tratta.

Un’anziana muore in una casa di riposo, quello che scopre l’infermiera lascia tutti senza parole

Le case di riposo sono luoghi dove molti anziani sono abbandonati ad un destino spesso crudele, fatto di solitudine e sofferenze fisiche e morali. Molti di loro si ritrovano a vivere nell’attesa spesso vana di una visita o anche solo di una chiamata, che talvolta non arriveranno mai.

Questa anziana signora, apparentemente molto fredda e scontrosa, ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita in una casa di riposo. Quando gli infermieri si sono recati nella sua camera per sgombrarla hanno ritrovato delle cose davvero sorprendenti. Tra gli effetti personali di questa anziana c’era qualcosa di impensabile: vediamo di cosa si tratta.

L’incredibile scoperta

L’avevano sempre considerata una donna fredda e acida, ma tutti gli infermieri della struttura hanno dovuto ricredersi quando hanno ritrovato i suoi effetti personali nella sua camera. Non si sarebbero mai aspettati di trovare una lettera indirizzata proprio a loro: quando l’hanno letta non sono riusciti a trattenere le lacrime.

In questa lettera l’anziana donna parla di quanto sia importante provare a guardare al di là delle apparenze, di come dietro ad ogni donna vecchia e irritabile ci sia una lunga storia di vita, fatta di gioie ma anche di tanti dispiaceri e sofferenze: “Ora sono vecchia, e la natura è crudele, la vecchiaia ti fa apparire come una pazza… Ma all’interno di questa vecchia carcassa ancora abita una giovane, e, di tanto in tanto, il mio cuore malconcio si gonfia. Ricordo le gioie, mi ricordo il dolore, e sto amando e vivendo la vita di nuovo…”.

La donna ha passato in rassegna gli eventi più significativi della sua vita, dall’adolescenza alla nascita dei suoi figli e all’amato marito, che l’ha accompaganta per tutta la vita sino alla sua scomparsa. Alla fine la lettera si conclude con l’invito a guardare oltre all’apparenza: “Quindi, apri gli occhi e guarda: non una donna irritabile e vecchia, guarda più da vicino, guarda ME! Ogni anziano è stato giovane, ognuno di loro ha un vissuto di sorrisi e di tristezze, ogni ruga sul viso è un bagaglio di memorie”. 

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