La vitamina D è una vitamina liposolubile, viene quindi accumulata nel fegato e non è dunque necessario assumerla con regolarità, attraverso i cibi, dal momento che il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario.
Essa è perlopiù sintetizzata dal nostro organismo, attraverso l’assorbimento dei raggi del sole operato dalla pelle, per cui viene in grande parte accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari.
Premettendo che il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età, spesso i medici parlano di carenza di vitamina D e lo fanno per dei motivi ben precisi.
Sappiamo perfettamente che una sua carenza incide in modo negativo sulla calcificazione delle ossa con effetti che vanno dal rachitismo per i bambini alle deformazioni ossee di varia natura e alla osteomalacia, ma non è tutto, in quanto i denti, carenti di vitamina D, diventano più deboli e vulnerabili alle carie.
Sapete che esistono 12 segni che indicano una carenza di vitamina D in corso? Se no, continuate a leggere il nostro articolo, in particolare prestando attenzione al settimo.