Giulia e Alessia Pisanu, due sorelle di soli 17 e 15 anni, che vivevano a Castenaso, nel Bolognese, avevano una vita davanti, stroncata da un Frecciarossa che le ha investite a tutta velocità nella stazione di Riccione, domenica mattina, 31 luglio.
Sono bastati pochi attimi e le due ragazze sono state tranciate dal treno. L’impatto è stato devastante, rompendo la calandra frontale del treno 9802. I resti delle sorelle, sparsi per 700 metri lungo i binari.
Una scena dell’orrore, una di quelle che i testimoni oculari ricorderanno a vita. Intanto, in queste ore, si continua a indagare senza sosta sulla morte delle sorelle Pisanu.
L’obiettivo è capire cosa è accaduto prima del loro arrivo nella stazione di Riccione e poi c’è un altro interrogativo, quello a cui difficilmente, forse, si troverà una risposta. Quello relativo al perché le due ragazze si sono ritrovate sui binari.
Per ora l’indagine è su ‘modello 45’, termine tecnico che indica che il fascicolo non prevede notizie di reato o indagati e sono esclusi per motivi tecnici esami tossicologici sui resti delle due ragazze.