La piccola Elena Del Pozzo, che avrebbe compiuto a luglio 5 anni, è stata uccisa dalla madre, reo-confessa, Martina Patti, crollata dinnanzi ad un interrogatorio senza più incalzante.
E con la sua confessione, quella di aver commesso l’omicidio della figlioletta, sono svanite per sempre le speranze di di tutti coloro che hanno seguito il caso, di ritrovare la bimba sana e salva. Ma, come in tutti i casi di cronaca nera efferata, ora dopo ora, emergono nuovi dettagli e dichiarazioni agghiaccianti.
Le parole della zia Vanessa
Dopo aver inscenato il rapimento, Martina Patti, la mamma killer di Mascalucia, che si trova ora in stato di fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere,ha ucciso Elena a coltellate nella sua abitazione e ha nascosto il suo corpicino in un terreno vicino, nel tentativo di coprire il cadavere con terra e cenere lavica. La zia della piccola, Vanessa Del Pozzo, sorella di Alessandro, il padre della bimba, che è separato dalla sua ormai ex compagna, appresa l’atroce notizia dell’omicidio della nipotina, ha reso ai media delle dichiarazioni a caldo che hanno innescato delle forti reazioni sui social. Il suo è il racconto di una “normalità apparente” sotto la quale covava l’orrore… lo stesso orrore che ha portato al tragico epilogo.
Vanessa, intervistata dai giornalisti, ha dichiarato:“La madre una voltala picchiò per aver rotto il cancelletto”ed ancora:“Con la bambina Martinaera affettuosa e aveva pazienza, c’erano peròcerti attimi strani”.La zia ha spiegato: “Come quella volta che la picchiò per aver rotto il cancelletto”,per poi affermare che:“Martina Pattivoleva incastrare mio fratello. Un anno fa mio fratello fuaccusato ingiustamente di una rapinama fortunatamente fu scagionato completamente”.
Vanessa è un fiume in piena, in preda alla disperazione, con l’istinto di protezione del fratello Alessandro da quella cognata che così tanto gli aveva reso la vita invivibile. Proprio riferendosi al fratello, ha detto: “Quando dal carcerepassò ai domiciliari, sotto casa trovammo unbiglietto di minaccecon scritto: ‘non fare lo sbirro,attento a quello che fai’.Mio fratello non sa nulla di nulla. A questo biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendoche avevano rapito Elena”, concludendo: “La madre disse che quellepersone incappucciateavevanofatto riferimento al bigliettodicendo ‘non ti è bastato il biglietto? Digli a tuo marito che questa è l’ultima cosa che fa:a sua figlia la trova morta’”.