Il Covid, in questi ultimi anni, ha letteralmente stravolto le nostre vite e, oltre alla preoccupazione innescata dalle diverse ondate pandemiche che hanno seminato ovunque disperazione e morte, abbiamo dovuto e stiamo facendo i conti con una forte crisi economica e umanitaria.
A risentire di tutto questo scenario è stato anche il mondo del cinema e del teatro che solo ora ha ripreso a respirare con la capienza tornata al massimo e la speranza di un rilancio nelle prossime settimane. Purtroppo, però, proprio in queste ore, un lutto ha sconvolto il settore cinematografico, teatrale e televisivo.
Parlo dell’improvvisa scomparsa di un grandissimo attore italiano; un professionista lontano dagli stereotipi delle celebrità, un uomo innamorato follemente del palcoscenico, dotato di un talento eccezionale. La notizia del suo decesso è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed è stato tutto un susseguirsi di messaggi di cordoglio.
La reazione è stata unanime: sgomento, dolore, strazio, dinnanzi ad un attore estremamente versatile, con una carriera costellata di successi, calcando il palcoscenico o ricoprendo i più svariati ruoli dinnanzi a una cinepresa.
Il pubblico aveva imparato ad amarlo in tutte le sue sfaccettature perché, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ha colto tutto l’amore e la dedizione per il suo lavoro.