In questi ultimi due anni abbiamo imparato a fare i conti con la pandemia da Covid-19, la malattia provocata appunto dal coronavirus Sars-CoV-2. Cominciata nel 2020, l’epidemia si è protratta ancora fino ad ora, con conseguenze devastanti dal punto di vista economico e soprattutto sociale. Per gli esperti il peggio sembra ormai passato, anche perchè adesso ci sono i vaccini, che stanno dando una grossa mano a contenere i morti e i ricoveri dovuti alla malattia.
Ma se negli scorsi mesi sembrava che la curva stesse rallentando, in queste ultime due settimane i numeri sono tornati a salire in maniera consistente. Per gli esperti deve arrivare il momento di convivenza con la malattia, anche perchè la gente è esausta da restrizioni varie che limitano le libertà personali, tanto che dal prossimo 1 aprile le restrizioni cominceranno ad essere meno pesanti anche per i non vaccinati, i quali, è bene precisarlo, sono gli unici che rischiano di avere una malattia importante se contagiati dal virus.
L’allarme del virologo
Ma se la maggior parte degli esperti non teme grosse conseguenze sul lungo periodo, e si dice pronta ad uscire dalla fase di emergenza, non la pensa così il professor Massimo Galli, virologo ed ex direttore del Reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che ha lanciato un monito agli italiani.
“Anche solo considerando il numero di persone che ho sentito in questi giorni e che hanno ripreso l’infezione, per quanto si tratti di un osservatorio limitato e non scientifico, una ripresa (dei contagi ndr) emerge in modo evidente e risulta anche da altri osservatori” – così ha affermato il noto virologo.
Insomma non c’è da stare troppo sereni secondo Galli, anche perchè nell’emisfero meridionale sta per arrivare l’inverno, che potrebbe riservare sorprese non proprio piacevoli. “Abbiamo voluto aprire tutto? Va bene, ma aprire ogni cosa con minori precauzioni implica pagare un dazio di questo tipo” – così ha concluso il virologo.