Tutti noi teniamo ovviamente alla nostra salute, e facciamo di tutto per poter tenere in forma il nostro organismo. Una delle cose a cui forse però facciamo poca attenzione sono i cibi che mangiamo. Una corretta alimentazione, si sa, aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie che possono anche essere gravi. Non solo: il corretto apporto di vitamine e sali minerali, nonchè di altre sostanze nutritive tra cui proteine e carboidrati, permette al sistema immunitario di funzionare bene.Â
Ce ne siamo accorti in questo periodo di pandemia di Covid-19, e abbiamo capito quanto sia importante avere un sistema immunitario efficiente per far fronte alla grave infezione provocata dal Sars-CoV-2. Chiusa la parentesi della pandemia, si deve sapere che il rischio di contrarre mali anche piuttosto gravi deriva dal malfunzionamento dell’intestino, parte del corpo molto importante dove vengono scisse tutte le sostanze nutritive che ingeriamo.Â
I 7 sintomi da non sottovalutare
Secondo gli esperti ci sono 7 sintomi che non si devono assolutamente sottovalutare e che fanno capire alla persona come ci possano essere problemi a livello intestinale. Il primo, e forse quello meno noto, è la costante voglia di dolci. Questo accade perchè lo squilbrio dei batteri intestinali porta il corpo a richiedere sempre piĂą zuccheri. Batteri che sono una parte importante dell’intestino, in quanto svolgono una funzione fondamentale nel metabolismo.Â
Alcuni batteri (la stragrande maggioranza) sono innocui, altri invece possono causare delle infezioni. Altro sintomo da non sottovalutare è quando ci si sente lo stomaco sottosopra: anche lì ci potrebbero essere problemi all’intestino. Non si deve poi sottovalutare come un intestino non in salute posso provocare anche l’insorgere di malattie autoimmuni, che portano il corpo a mangiare praticamente se stesso.Â
Attenzione poi agli improvvisi cambiamenti di peso, che possono indicare una non corretta assimiliazione delle sostanze nutritive. Un malfunzionamento dell’intestino può colpire anche la pelle con sintomi con l’orticaria, provocando eczema, a causa dell’assenza di determinate proteine.