Anche all’inizio di quest’anno il mondo intero ha dovuto fare i conti con la pandemia di Covid-19, e soprattutto con la coda della quarta ondata comiciata lo scorso dicembre. In molti Paesi europei si sono superati addirittura i 100.000 contagi giornalieri, una cifra spaventosa che non si era mai vista, e che ha costretto numerose autoritĂ governative, incluse quelle italiane, a reintrodurre precise restrizioni alle libertĂ personali. Con l’avvio ormai della vaccinazione si è deciso di stringere le maglie attorno ai non vaccinati, i quali sono stati esclusi dalla maggior parte delle attivitĂ sociali.Â
Questi ultimi non possono ancora oggi entrare in bar e ristoranti sia nei posti al chiuso che in quelli all’aperto. Forse le cose potrebbero cambiare tra qualche settimana. Ma come stiamo vedendo in questi giorni un’altra emergenza è cominciata: stiamo parlando della guerra in Ucraina, nazione che è stata invasa dalla Russia militarmente lo scorso 24 febbraio. Da allora la tensione nel mondo intero è salita enormemente e la pandemia è quasi passata in secondo piano anche sui giornali.Â
L’allarme di Matteo Bassetti
In queste ore sulla questione pandemia è intervenuto il noto virologo e direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, il quale ha lanciato un allarme proprio alla luce di quello che sta succedendo in Ucraina. “In questo momento in Ucraina c’è bisogno di medici che sappiano gestire le ferite da arma di fuoco, specialisti in medicina di guerra. C’è necessitĂ di chirurghi e ortopedici, meno di infettivologi ma comunque alcuni colleghi hanno espresso la volontĂ di andare a dare una mano” – così ha affermato Bassetti.Â
Il grande movimento generato dalle migliaia di rifugiati potrebbe quindi dare nuovo slancio alla pandemia, questo se si tiene presente che in Ucraina soltanto il 33% delle persone adulte è vaccinato contro il Covid. Bassetti crede che bisogna dare aiuto proprio nei Paesi in cui gli ucraini si stanno andando a rifugiare.Â
“Si rischia che da quelle parti il virus riprenda forza e non possiamo assolutamente consentirlo e permettercelo. Oltre agli aiuti militari e logistici, occorre mettere in piedi una campagna di prevenzione delle malattie infettive con vaccinazioni offerte a tutti” – questo è il monito finale che lancia Matteo Bassetti, secondo il quale per venire incontro a questa situazione non c’è tempo da perdere.