Differenze tra tarme e tarli del legno e come eliminarli in modo naturale

I tarli del legno sono differenti dalle tarme. Riconoscerli è importante per scoprire come liberarcene definitivamente e mantenere sani i nostri averi. Impariamo a distinguerli e come eliminarli in modo naturale

Differenze tra tarme e tarli del legno e come eliminarli in modo naturale

Le nostre case possono trasformarsi in rifugi e dispense alimentari per tanti piccoli insetti e animali. Oltre ai pesciolini d’argento, le abitazioni possono ospitare tarli del legno e tarme.

Spesso confusi tra loro o considerati uguali, bisogna invece saperli distinguere. Entrambi invadono, rosicchiano, corrodono e bucherellano i nostri averi ma sono differenti tra loro. I tarli, infatti, mangiano il legno mentre le tarme si nutrono di tessuti. Le tarme del legno non esistono.

Nel caso sia necessaria una disinfestazione è importante saperli riconoscere perché il trattamento è differente.

Proviamo dunque a capire cosa sono, come riconoscerli e distinguerli al fine di liberarcene.

Se si trovano buchi nei mobili si tratta di tarli del legno

I tarli del legno scavare profonde gallerie nei nostri mobili

Distinguere le tarme dai tarli del legno

Spesso confuse tra loro al fine di provvedere ad una disinfestazione è necessario sapere distinguere gli insetti del legno da quelli dei tessuti. Ecco come riconoscerli.

Tarli del legno

I tarli sono insetti, coleotteri, xilofagi, cioè si nutrono dei polimeri complessi contenuti nel legno. Appartengono alla famiglia dei Tineidi. Nello specifico mangiano cellulosa, amido, emicellulose e lignina. Questi elementi si trovano nei mobili, nei soffitti, nelle travi, nelle porte e nei parquet.

La particolarità dei tarli del legno è che riescono a scavare profonde gallerie; qui riescono a vivere anche per moltissimi anni prima di riemergere in superficie.

Esistono diverse specie di tarli, differenti tra loro per dimensione. Noti sono gli anobidi (il comune tarlo), i lictidi (Lyctus brunneus) e i cerambicidi (Capricorno delle case). I primi due tipi sono molto piccoli, possono misurare al massimo 3 mm e creano buchi e gallerie piccole. I cerambicidi, al contrario, sono più grandi e possono raggiungere la lunghezza di 20 mm. Com’è intuibile, le loro gallerie saranno più grandi e i buchi più visibili. Questi buchi sono detti “buchi di sfarfallamento”. Esiste inoltre un tarlo conosciuto come “Orologio della morte” perché produce un suono simile al ticchettio di un orologio all’interno del legno.

La loro presenza si riconosce dal rumore, insopportabile, che si avverte mentre mangiano il legno delle nostre travi, dei pannelli e di tutti gli oggetti in legno. Inoltre, un altro indizio che ci rivela la loro presenza è la polvere di segatura che si deposita sul legno o in prossimità di esso.

Le tarme si nutrono delle fibre dei tessuti

A differenza dei tarli del legno, le tarme mangiano i tessuti

Tarme

Se invece non sono presenti buchi nel legno ma buchi in indumenti, maglie, maglioni o vestiti, si tratta sicuramente di tarme. Le tarme sono lepidotteri, appartengono alla famiglia dei Tineidi (Tineidae) ed assomigliano a piccole farfalline bianche. Queste hanno delle ali che si aprono di circa 10 mm che però non riescono ad utilizzare per volare. Le tarme si nutrono principalmente di cheratina, una proteina che si trova nei peli, nella pelle, nella lana e nelle piume. Attaccano diversi tipi di tessuti come indumenti, tappeti, materassi, cuscini, pellicce.

Oltre a nutrirsi dei tessuti, in essi si nascondono e depongono le loro uova. I responsabili dei buchi sui vestititi sono le larve. Queste si sviluppano dalle uova dopo circa 15 giorni da quando vengono deposte e sono dotate di un apparato masticatore.

Quelle più comuni sono la Tineola bisselliella, la Tinea pellionella, la Niditinea fuscella e la Trichophaga tapetzella.

La lavanda è efficace come anticarie e antitarlo

Un rimedio naturale contro i tarli del legno e le tarme è la lavanda

Rimedi antitarme e antitarli

Quando indumenti o mobili stati attaccati da tarme o tarli del legno bisogna provvedere alla disinfestazione.

In commercio si trovano diversi prodotti chimici, insetticidi, specifici. È bene però ricordare che questi prodotti possono nuocere alla salute di grandi e bambini. Inoltre, oltre ad affidarci a professionisti del settore, esistono anche diversi rimedi naturali che permettono di allontanare definitivamente questi animaletti.

Come eliminare i tarli del legno in modo naturale

I tarli del legno non amano l’odore dell’eucalipto. Imbevete un panno pulito con l’essenza di questo albero e passatelo sulla superficie dei mobili. Prestate attenzione a raggiungere anche i punti nascosti e le fessure.

Efficace è anche l’aglio. Bisogna semplicemente avvolgerlo in una pellicola e lasciarlo all’interno dei mobili per alcuni giorni. Utili sono anche la lavanda e le essenze di agrumi.

Anche l'aglio non è gradito a questi animaletti

L’odore dell’aglio non è apprezzato da tarme e tarli

Come eliminare le tarme in modo naturale

La prima cosa da fare è rimuovere dagli armadi e dai cassetti tutti i nostri indumenti e tessuti e lavarli accuratamente.

Per le tarme dei tessuti, oltre alla naftalina e alla canfora o alle strisce adesive da mettere dentro i nostri mobili, si possono acquistare erbe ed essenze naturali. Con queste si possono realizzare sacchetti profumati antitarme.

Utili sono la cannella, la lavanda, l’essenza di cedro, i chiodi di garofano, i frutti dell’ippocastano, l’olio essenziale di Patchouli.

 

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