Tra le buone abitudini imprescindibili per mantenerci in salute ed evitare di ammalarci, figura indubbiamente la buona alimentazione. Ad oggi la parola “dieta” ha assunto una connotazione limitata e parziale, essendo intesa quasi unicamente come “regime alimentare a basso contenuto calorico” per diretta estensione dell’obiettivo primario della maggior parte di coloro che desiderano esercitare un maggior controllo sulla propria alimentazione. In realtà la “dieta” altro non è che lo stile di vita di una persona, comprendente per l’appiunto tanto l’aspetto nutrizionistico quanto quello relativo all’attività fisica.
Sebbene il termine dieta derivi dal latino diaeta (a sua volta acquisito dal greco dìaita) ed indicasse originariamente l’insieme degli alimenti utilizzati a scopo nutrizionistico, oggi quando si parla di dieta si tende ad avere un approccio più olistico, che comprenda ogni singola sfaccettatura del comportamento in relazione al benessere (ad esempio, per un dietologo anche fumare può essere un’attività di “cattiva dieta”). Inoltre la dieta non è necessariamente privativa, uno sportivo di alto livello ad esempio può avere bisogno di una dieta ipercalorica per riuscire a mantenere la propria massa ed assicurare prestazioni all’altezza.
Oggi possiamo trovare innumerevoli portali web, libri, riviste e quant’altro capaci di elencare a menadito i benefici dell’attività fisica e di questo o quell’alimento, sciorinando con totale nonchalance tutti i vari nutrienti contenuti all’interno dei prodotti più disparati. Certo conoscerli è un bene e può aiutarci in maniera eccezionale a capire cosa stiamo mangiando, nonché che dosi dovremmo assumerne. Ma viene ahinoi dato molto poco risalto alle modalità di assunzione, altrettanto importanti al fine di una dieta equilibrata.
