Le neo mamme, ma in generale i neo genitori, possono diventare davvero molto apprensive e ansiose, quando avvertono o notano la comparsa di un sintomo per la prima volta nel proprio bambino; un esempio è il singhiozzo nei neonati.
Va precisato che il fenomeno è molto frequente a tutte le età, non è per nulla pericoloso e di solito scompare naturalmente senza avere ripercussioni sulla respirazione.
Il singhiozzo è causato dalla contrazione involontaria del diaframma, ovvero il muscolo che separa la cavità toracica dagli organi dell’addome, che causa la chiusura della glottide laringea.
Le cause del singhiozzo nei neonati
Tra le cause più frequenti del singhiozzo nei neonati c’è la poppata. Il neonato, infatti, mentre si alimenta, succhiando troppo velocemente il latte dal seno materno, o dalla tettarella del biberon, può incamerare contemporaneamente una grande quantità di aria. Il giovane organismo, come reazione, reagisce appunto con il singhiozzo.
Il singhiozzo può manifestarsi anche mentre il bambino dorme, piange, mentre si cambia il pannolino o prima di fare il bagnetto. Nel primo caso, per rassicurarlo, è sufficiente coccolarlo un po’ finché non si riaddormenta; negli altri due casi, la spiegazione sta nel cambio di temperatura che il piccolo avverte in maniera eccessiva.
Il singhiozzo nei neonati può essere anche una conseguenza della valvolina dello stomaco, il cardias, che ancora non del tutto formata, fa contrarre involontariamente il diaframma.
Anche una risata, specialmente se molto lunga ed eccessiva, così come le crisi di pianto, può causare il singhiozzo.
Quando rivolgersi al medico
Come abbiamo precedentemente sottolineato, il singhiozzo nei neonati è molto frequente e non patologico o pericoloso. In genere il fenomeno tende progressivamente a ridursi, e diventare occasionale, man mano che il bambino cresce.
E’ consigliabile fare visitare il neonato dal pediatra se il singhiozzo dura per più di 48 ore, si verifica frequentemente, infastidisce il bambino e gli impedisce di alimentarsi bene e di riposare. In questi casi, infatti, può essere indice di un problema digestivo, di una cisti alla gola, di intossicazione, di problemi renali o di diabete.
I rimedi per calmare il singhiozzo nei neonati
Molti sostengono che lo spavento fa passare il singhiozzo perché durante lo spavento la zona del diaframma subisce un ulteriore contrazione e quindi potrebbe aiutare a fare ritornare normale il ritmo del muscolo; però c’è da dire che a volte, il sistema può solo peggiorare la situazione.
Quando il singhiozzo nei neonati è conseguenza della velocità con cui poppano il latte, è consigliabile fargli fare una piccola pausa e, allo stesso tempo, massaggiare dolcemente la zona addominale per farla rilassare. Fate dunque attenzione mentre gli date da mangiare o bere, evitate poppate troppo lunghe, interrompete spesso l’allattamento e, se necessario, fate fare dei ruttini intermedi al neonato.
Anche riattaccarlo al seno, aiuta a far passare il singhiozzo al neonato perché l’altra poppata avrà l’effetto di distendere il diaframma e l’insieme dell’apparato che permette la deglutizione.
In commercio, inoltre, esistono dei biberon appositi con valvola anti-singhiozzo che evitano il problema.
Un altro rimedio è stimolare lo starnuto, perché questo dovrebbe riuscire a contrastare e placare il singhiozzo. È sufficiente solleticare il nasino del bambino un paio di volte per innescare lo starnuto.
Per quanto riguarda l’insorgere del fenomeno a causa degli sbalzi di temperatura, bisogna cercare di mantenere la temperatura dell’ambiente costante e spogliare il neonato lentamente in modo che il corpo si abitui gradualmente allo sbalzo termico.
Un altro rimedio è fargli bere alcuni sorsi piccoli di acqua o fargli succhiare il ciuccio massaggiando delicatamente la schiena.
Anche fargli ingoiare rapidamente un po’ di zucchero permette, grazie alla sua composizione in granuli, di stimolare il diaframma ed arrestare il sintomo.
Cosa non fare
Quando si manifesta il singhiozzo, ci sono però alcuni rimedi o tecniche da non fare: bloccare il respiro tappando le narici, somministrare delle gocce di limone o di aceto.
Il singhiozzo nel feto
Il singhiozzo può presentarsi anche quando il bambino è ancora dentro la pancia della mamma; le cause possono essere diverse.
Il singhiozzo, in questi casi, si può attribuire al movimento dei muscoli della gabbia toracica della mamma che aiutano il bambino a prepararsi e posizionarsi per nascere; può essere dovuto al fatto che il piccolo ha accidentalmente inghiottito del liquido amniotico e il singhiozzo lo aiuta ad espellerlo o alla mancanza temporanea di ossigeno a causa di un movimento della mamma (quando si alza in piedi, si sdraia, quando mangia troppo o fa fatica).