Oggi giorno sono specialmente i giovani che si chiedono come vomitare perché individuano nella magrezza l’ideale di bellezza vera. In questi casi, si è di fronte ai tipici disturbi del comportamento alimentare, che si traducono con due patologie molto serie e gravi: bulimia e anoressia.
Il vomito, però, per esempio, può essere una soluzione quando si è bevuto eccessivamente o si è ingerito qualcosa di dannoso per il nostro organismo. In questi casi, provocare volontariamente il vomito può essere l’unico rimedio per stare bene, anche se non è per nulla piacevole e fa molto male.
Ma quali sono le tecniche e i modi per indurre il vomito in modo semplice e veloce?
Come vomitare: alcune tecniche
Il vomito può essere indotto manualmente o stimolato meccanicamente, utilizzando degli arnesi. Tra queste, delle posate, dei bastoncini, un abbassalingua, una penna o uno spazzolino da denti che vanno a toccare la gola e la zona dietro la lingua.
La tecnica più naturale è comunque quella di infilarsi due dita in gola e fare pressione sull’ugola. In pochissimo tempo si inizierà ad avvertire la sensazione di nausea e bisognerà vomitare.
Un’altro sistema molto diffusa è bere un miscuglio di acqua tiepida e senape. La procedura è semplice: bisogna fare sciogliere un cucchiaio di senape in un bicchiere di acqua calda; quando l’acqua si sarà intiepidita dovrete berla tutta d’un fiato. Dopo mezz’ora avrete vomitato. In alternativa, si può sostituire alla senape con il sale, senza esagerare con le dosi. Dopo aver fatto sciogliere il sale in un bicchiere di acqua calda fatelo raffreddare e poi bevetelo tutto d’un fiato. Inizierete a vomitare.
Anche bere eccessivi quantitativi di bevande frizzanti, così come comprimere gli addominali manualmente sono tra le tecniche utilizzate da chi cerca come vomitare velocemente e intenzionalmente.
Il vomito: azione e reazioni del corpo
Ma cosa vuol dire vomitare? E cosa accade nel nostro organismo? Il vomito è un meccanismo fisiologico attivato da uno stimolo che parte dal centro nervoso ed interessa l’apparato digerente. Che sia volontario o sintomatologico, il vomito avviene in seguito alla contrazione dei muscoli del diaframma e del retto addominale sullo stomaco che provocano l’ingresso del chimo nell’esofago e la chiusura dell’epiglottide.
I sintomi più frequenti del vomito sono la sudorazione fredda, i brividi, vertigini, pallore in viso e sulle labbra, aumento della salivazione che diventa più acida, dolori e crampi addominali.
Prima di suggerire come vomitare è importante precisare che stimolare il vomito non è mai una giusta soluzione al problema a meno che non sia stato ordinato dal medico.
Rischi
Fino ad ora abbiamo appreso le tecniche che rispondono alla domanda come vomitare ed anche, sinteticamente, capito cosa accade al nostro corpo e come questo reagisce allo stimolo indotto volontariamente o come sintomo di un malessere.
Poiché indurre il vomito è molto pericoloso e può indicare anche un problema di natura psicologica, vogliamo indicarvi come riconoscere i soggetti che praticano regolarmente il vomito autoindotto per dare loro un aiuto al fine di riconoscere il problema e superarlo.
I segnali tipici del vomito, quando è indotto volontariamente, sono la presenza di callosità ed abrasioni sul dorso della mano che tocca e sfrega ripetutamente sugli incisivi; queste possono comparire anche sulle unghie e sulle dita delle mani perché vengono corrose dai succhi gastrici che salgono alla bocca. Gli effetti dei succhi gastrici si potranno notare anche sui denti poiché intaccheranno il loro smalto ed ancora sulla mucosa della bocca alterazioni sulle gengive e sulla lingua. Nella bocca si potranno osservare anche delle lacerazioni delle labbra e degli angoli della bocca e frequenti saranno i disturbi come l’alitosi. I danni saranno anche visibili sulle ghiandole salivari che appariranno ingrossate e, in casi estremi, si può verificare la rottura dell’esofago.
Conseguenze
Chi cerca la soluzione migliore su come vomitare deve ricordare, però, che i danni al nostro corpo a seguito del vomito non si concludono esclusivamente con danni visibili alla bocca o alle mani che spesso evolvono in lesioni ed infezioni ai denti e alle gengive. Provocare il vomito, volontariamente, vuol dire essere responsabili di possibili lesioni con ulcere all’esofago ed allo stomaco, della riduzione delle attività intestinali, della rottura dello stomaco e, di determinare anche difficoltà croniche nella digestione.
Il vomito causa anche disidratazione e perdita di vitamine e minerali, oltre alla presenza di occhi infossati e affanno.