Prima o poi capita a tutti. L’influenza intestinale arriva e con lei anche i suoi fastidiosi sintomi. Ma come ci si deve comportare? Cosa mangiare con diarrea, nausea e vomito? Vediamo più da vicino i rimedi da utilizzare e cosa mangiare in caso di influenza intestinale.
Prima di tutto, bisogna chiarire che con influenza intestinale si intende una malattia di origine virale, nota in termini medici come gastroenterite virale, che crea fastidiosi sintomi a livello di stomaco e solitamente dipende dalla presenza di un virus nell’intestino.
Dato che i sintomi del virus intestinale sono molto simili a quelli di altri tipi di problematiche gastrointestinali, che possono essere causate da batteri o intossicazioni alimentari, è importante recarsi dal medico che valuterà con gli appositi esami diagnostici la natura del vostro disturbo.
I sintomi del virus intestinale
I sintomi dell’influenza intestinale si presentano generalmente a carico di stomaco e intestino. Quelli più frequenti sono diarrea, vomito, crampi addominali e nausea e possono comparire accompagnati da altri disturbi e malessere generale come febbre, dolori alle ossa e perdita dell’appetito.
Un altro rischio legato al virus intestinale è quello della disidratazione dovuta alla perdita di liquidi.
La disidratazione è senza dubbio la complicanza più pericolosa dovuta alla gastroenterite per questo è importante sapere cosa mangiare con diarrea e vomito, in modo tale da reintrodurre i liquidi correttamente.
Il virus intestinale generalmente si risolve nel giro di qualche giorno, nei casi più aggressivi può passare anche una settimana o poco più.
Altri sintomi del virus intestinale
Come già detto, i sintomi del virus intestinale, spesso possono essere confusi con quelli causati da altri disturbi, quindi, è sempre consigliato, chiedere consiglio al medico per accertarsi della loro origine. Un consulto medico è assolutamente necessario soprattutto in questi casi:
- vomito e diarrea che durano più di due giorni;
- sangue nelle feci o nel vomito;
- febbre molto alta e persistente;
- crampi addominali molto forti;
- giramenti di testa;
- segni di disidratazione (bocca e pelle molto secca, occhi infossati, sensazione di testa vuota, urina e lacrimazione ridotte).
Il virus intestinale è contagioso?
L’influenza intestinale è una patologia contagiosa. Può colpire persone di qualsiasi età e dare origine a una diffusione molto veloce e capillare. Se si è in buona salute il recupero, di solito, avviene senza particolari complicazioni.
Per quanto riguarda l’incubazione, invece, questa dura pochi giorni a partire dal momento del contagio. Il periodo d’incubazione dipende dal virus che causa la malattia e dalla capacità di difesa del sistema immunitario della persona infetta può durare da uno fino a 10 giorni prima che si presentino i sintomi.
Per evitare il contagio, è consigliato lavarsi sempre bene le mani, soprattutto in caso di contatto con le feci, ad esempio dopo aver cambiato un pannolino. E prestare molta attenzione durante i periodi di stagionalità dell’influenza che di solito registra il picco di incidenza nel periodo invernale, tra novembre e marzo.
Influenza intestinale: rimedi naturali
Non esistono trattamenti specifici per l’influenza intestinale dato che nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente nel giro di pochi giorni.
Non bisogna assolutamente fare uso degli antibiotici poiché si tratta di un’infezione virale e non batterica che non richiede, dunque, un trattamento aggressivo, ma deve fare il suo corso.
Tuttavia, esistono alcuni rimedi naturali che possono alleviare i sintomi e che permettono di guarire più velocemente.
Acqua
Cosa mangiare con diarrea e vomito? La vera domanda è cosa bere. Questi sintomi fanno perdere una grande quantità d’acqua all’organismo, per questo, è bene aumentare il consumo di acqua e tisane durante la malattia. Idratare il corpo è il primo passo per aiutarlo nella ripresa.
Zenzero
Lo zenzero è il migliore amico dell’intestino. Ha forti proprietà antinfiammatorie e calmanti. Può essere consumato sotto forma di tisana, magari con un cucchiaino di miele, e se masticata fresca, questa radice allevia anche la sensazione di nausea.
Limone
Il limone ha una funzione astringente e può essere utile a bloccare la diarrea. Le sue proprietà influiscono positivamente anche sulla digestione. Può essere abbinato allo zenzero per un effetto ancora più benefico.
Probiotici
L’influenza intestinale destabilizza la flora batterica dell’intestino. Per aiutarlo a ristabilirsi può essere utile assumere probiotici o fermenti lattici, facilmente reperibili in farmacia o in erboristeria.
Riposo
L’influenza si cura anche con il riposo. Prendetevi una pausa dal lavoro e cercate di non sforzarvi troppo. Il virus intestinale rende spesso molto deboli e solo assicurandosi la giusta dose di relax ci si sentirà meglio prima possibile.
Cosa mangiare durante l’influenza intestinale
Quando il virus intestinale colpisce, la cosa importante è non stressare l’organismo. Prima di capire cosa mangiare con diarrea, nausea e vomito, è bene lasciare che l’organismo si depuri evitando per qualche ora dalla comparsa dei sintomi di ingerire cibi o liquidi.
Non bisogna attendere troppo per non rischiare la disidratazione, infatti, è importante reintegrare nutrienti e liquidi persi a causa delle evacuazioni frequenti.
La dieta giusta aiuta a tenere sotto controllo la diarrea evitando peggioramenti e ulteriori fastidi. Per questo è molto importante prestare attenzione a cosa mangiare con diarrea e vomito.
Cosa mangiare dopo il vomito
Una dieta corretta e una giusta igiene alimentare aiutano a prevenire il vomito ed alleviarne i sintomi.
Solitamente, il digiuno blocca il sintomo, ma qualche volta può essere di sollievo anche assumere piccole quantità di cibi solidi secchi, come cracker o fette biscottate.
Sono consigliati anche cibi leggeri come patate lesse, riso o pasta conditi con un filo di olio d’oliva aggiunto a crudo e con moderazione. Anche le banane sono indicate poiché aiutano a recuperare i sali minerali persi ma anche ad assorbire i liquidi intestinali.
Cosa mangiare con diarrea
Quando si ha la diarrea è consigliabile evitare lunghi digiuni, in quanto, è necessario reintegrare i nutrienti persi. Ovviamente è bene prediligere una dieta leggera eliminando grassi, fritture, caffeina e cibi molto elaborati.
In generale, è meglio lasciar perdere anche le bevande gassate e bere acqua oligominerale naturale, magari con l’aggiunta di un po’ di zucchero e succo di limone. Si consiglia, quindi, di bere molta acqua e tisane e di prediligere cibi liquidi come zuppe e brodini leggeri.
Per fortuna i cibi che si possono mangiare con diarrea sono molti, tanto da permettere una dieta anche varia e gustosa.
E’ consigliato scegliere alimenti come pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate, riso, semolino, carni magre (manzo, pollame, vitello) pesce lesso o ai ferri, uova in camicia o sode, bresaola, carote, lattuga, patate, spinaci (verdure sempre cotte) albicocche, ananas, banane, limone, mele, pesche, pompelmo.
Dopo un episodio di diarrea si può facilmente andare incontro anche a una carenza di sostanze difficili da reintegrare velocemente con l’alimentazione. Per ovviare a questo problema si possono assumere integratori di vitamine e minerali.
Virus intestinale: i cibi da evitare
Durante la fase acuta di una gastroenterite ci sono alcuni cibi assolutamente da evitare, poiché possono peggiorare la situazione e non vanno inseriti nella lista di cosa mangiare con diarrea e vomito.
Le bevande zuccherate, ad esempio, rendono le feci più liquide e anche la caffeina può avere un effetto lassativo. Assolutamente da evitare il latte e i suoi derivati che appesantiscono e sono difficili da digerire.
In generale, dunque, sono sconsigliati tutti gli alimenti ricchi di fibre vegetali come pane integrale e mollica di pane bianco, alimenti a base di farine integrali, ortaggi e verdure crudi (broccoli, carciofi, cavoli, ceci, cime di rapa, cipolla, fagioli, fave, lenticchie, piselli, ravanelli, sedano).
Anche i cibi troppo grassi o troppo fermentati, sono nemici dell’intestino, le fritture, le creme e gli aromi sono da evitare.
Meglio mettere da parte anche salumi piccanti e insaccati, lardo, pancetta, strutto, uova fritte e fritture in genere, cibi a base di salse piccanti, mostarda, senape, spezie, dolciumi troppo elaborati a base di creme, e cioccolato. Man mano l’influenza regredisce è importante riprendere un’alimentazione varia.
Ecco i falsi miti sul virus intestinale
La prima cosa da chiarire è che la “dieta in bianco” non ha molto a che vedere con il colore dei cibi. Una mozzarella, un piatto di pasta al burro e magari un bel bicchiere di latte non vi aiuteranno certo a rimettervi in forma.
Per dieta in bianco s’intende un regime alimentare leggero, con cotture a vapore, pochi condimenti e cibi non elaborati. Ad esempio, il riso bollito sprigiona amido che ha funzioni astringenti, carni bianche cotte al vapore e carote lesse sono facili da digerire.
Un altro mito da sfatare è quello del tè al limone bollente, può irritare le pareti intestinali e aumentare l’infiammazione. Meglio una tisana tiepida possibilmente con zenzero e limone.