Molti forse non lo sapranno, ma il reflusso gastroesofageo si può gestire mediante un’alimentazione corretta.
Questo disturbo avviene solitamene dopo i pasti, a causa di un muscolo situato al fianco dell’esofago che dovrebbe rimanere costantemente chiuso, tranne durante il passaggio del cibo, evitando così di far risalire l’acido stomacale. Il reflusso è la conseguenza del movimento anomalo di questo muscolo.
Alcuni cibi e molte bevande hanno un alto tasso di acidità che, per chi soffre di questo problema, portano un aumento dei sintomi della gastrite e del reflusso gastroesofageo, in particolar modo il bruciore di stomaco.
Riguardo i latticini sono sconsigliati la panna acida, il frullato, il gelato, la mozzarella e il formaggio a pasta dura.
Consigliato il latte delattosato, yogurt light e il latte scremato.Â
Riguardo la frutta, purtroppo la scelta non è molto ampia, ma è tra la mela e la banana. Da eliminare totalmente il succo all’arancia, la limonata, il pomplemo e i frutti rossi.
Per la verdura, fatta eccezione per il pomodoro, sono tutte ottime anche se soffrite di questa patologia. Ottime le carote, le patate, i cavoli ed i piselli. L’unica accortezza da tenere, è quella di non farle fritte.
Parlando dei secondi piatti, è tutto amesso, ma il consiglio degli esperti è quello di affidarsi in particolar modo al pesce, ottimo per tenere a bada i sintomi fastidiosi del reflusso.Â
Un ottimo consiglio per diminuire il bruciore quando già presente, e anche per evitarne la comparsa, è quello di bere un bicchiere di succo di carote al giorno. Questa verdura ha un altissimo potere calmante.
Da evitare sono le bibite gassate, con caffeina e l’alcool.
Se si presta attenzione a queste piccole cose, prendendosi cura del proprio organismo, ci sentiremo meglio in poche mosse. L’importante è essere continuativi e imoegnarsi ogni giorno per riuscire a debellare o controllare questo fastidioso problema che crea sintomi ancora più problematici per una vita tranquilla.