Spesso il bucato a mano si rende necessario a seconda dei capi che dobbiamo trattare. Non tutti i tessuti possono essere lavati in lavatrice, sebbene molti elettrodomestici moderni consentano una detersione molto delicata con appositi programmi.
In più, se intendete impostare la cura della vostra abitazione con un occhio particolare alla salvaguardia dell’ambiente tramite una riduzione dei consumi, lavare il bucato a mano come facevano le nostre nonne, è un ottimo sistema per ridurre l’uso dell’energia elettrica e, di conseguenza, anche la bolletta dell’elettricità .
Innanzi tutto, per evitare sprechi di acqua e detersivo ed avere un risultato impeccabile, è bene selezionare i capi da lavare dividendoli per composizione del tessuto e colore. Il dosaggio del detersivo dovrà essere adeguato allo sporco da trattare e alla durezza dell’acqua, infatti più calcare è presente meno il prodotto sarà efficace e sarà difficile avere il bucato pulito.
Le macchie più ostinate, come sugo, vino o cioccolato, vanno pretrattate. Per questa operazione utilizzate del sapone di Marsiglia da mettere direttamente sull’unto e lasciandolo agire per qualche ora.
Prima di procedere con il lavaggio lasciate in ammollo la biancheria in acqua fredda per un breve periodo. Come per la lavatrice, anche se si lava a mano, bisogna regolare la temperatura dell’acqua in base al capo da trattare: cotone e lino dai colori resistenti possono essere lavati con alte temperature, perciò riscaldate una pentola d’acqua sul fuoco fino a portarla ad ebollizione ed aggiungete dell’acqua fredda fino a raggiungere una temperatura adeguata.
La lana e i delicati vanno lavati con l’acqua fredda, mentre colorati delicati, abiti scuri e la biancheria poco sporca, con acqua tiepida a 30-40 gradi. Inoltre, ricordate che i capi di lana vanno lavati a rovescio e strizzati mettendoli tra due asciugamani per non rovinarli.
Se volete evitare l’uso di detersivi e volete orientarvi verso un prodotto naturale, mettete nell’acqua bollente del sapone di Marsiglia a scaglie o, in alternativa, passate la saponetta direttamente sulla biancheria. In ogni caso, per la scelta del detersivo orientatevi verso un prodotto specifico per il bucato a mano.
Una volta finito di lavare il vostro indumento ponetelo all’interno di un secchio e procedete con quello successivo. Per il risciacquo usate acqua fredda con l’ammorbidente o, in alternativa dell’aceto per rendere morbido e lucente il tessuto.
Il bucato va immerso più volte nell’acqua fintanto che tutto il sapone sarà stato eliminato, infine date un’ultima passata sotto l’acqua corrente: il risciacquo dev’essere sempre abbondante e accurato.
Una volta finito di sciacquare stendete subito il bucato per evitare che si formino grinze e troppe pieghe: in questo modo potrete ridurre sensibilmente l’uso del ferro da stiro.
Il lavaggio a mano è indicato anche per supercolorati che tendono a stingere riversando il colore sugli altri indumenti: potrete lavarne uno per volta senza inutili sprechi di energia!
Rispolverare i metodi che utilizzavano le nostre nonne per la cura e la pulizia della casa e del bucato potrebbe essere una piacevole scoperta e una particolare attenzione per la salute della persona e dell’ambiente, soprattutto se utilizziamo semplici, ma efficaci, prodotti naturali.
Ad esempio, anche nella pulizia dei pavimenti, specie per quanto riguarda il parquet, si può ricorrere a prodotti naturali che siano comunque molto efficaci.