Quando si parla di educazione del bambino, di capricci e di brutte abitudini, le opinioni sono tante e molto discordanti. Alcuni esperti ritengono che tenere in braccio il bambino e assecondarlo ogni qualvolta ha questa esigenza, sia una risposta al bisogno di affetto e contatto che il piccolo ha una volta uscito dal ventre materno.
Chi ha, o ha avuto un bambino, e si è trovata da sola per gran parte della giornata, come le mamme che sono a casa in maternità e che rimangono tutto il giorno ad aspettare sera che rientri il papà , probabilmente non sarà completamente d’accordo sul dovere tenere in braccio il bambino ogni qual volta lo richieda.
Anzi, bisogna ammettere che sia alquanto problematico non poter lasciare il neonato sulla culla o sull’ovetto nemmeno per il tempo di andare in bagno, farsi un the o sdraiarsi un momento per riposare gambe e schiena.
Il contatto è importante per mamma e bambino, ma questo non significa che dobbiamo abituare il piccolo ad essere accontentato immediatamente per ogni sua esigenza.
Indubbiamente il benessere del bambino è da tutelare in primo luogo, ma una mamma sfinita nel corpo e affaticata psicologicamente non è di certo una carta vincente. Innanzitutto tenete conto che, anche se il bambino piange un pochino, non significa che stia soffrendo fisicamente. Invece di correre a sollevarlo, avvicinatevi a vostro figlio e cominciate a parlargli, cosa importantissima, giocate con lui e distraetelo con qualche oggetto che attiri la sua attenzione.
Lasciate trascorrere un po’ di tempo e, se si sarà calmato, provate ad allontanarvi nuovamente. Quando ricomincerà a lamentarsi, ma non all’istante, tornate da lui e intrattenetelo ancora. In questo modo il bambino capirà che non lo avete abbandonato e nemmeno lasciato per punizione. Un altro grosso problema è quello del bambino che si sveglia appena lo mettete nella culla, mentre se sta in braccio dorme senza problemi.
Il consiglio in questi caso i è quello di provare ad addormentarlo direttamente nella navicella, parlandogli, canticchiando e accarezzandolo in modo da fargli sentire la vostra presenza.
Se avete la possibilità di sdraiarvi vicino a lui, approfittatene per riposare un pochino e fargli sentire che siete presenti, ma evitate di farlo nel letto di mamma e papà perché una volta imparata la strada, sarà difficile cambiare abitudine.
In linea di massima, care mamme, c’è da imparare una cosa fondamentale: bisogna dimenticarsi delle faccende che incombono e vivere il momento con serenità e gioia. Mettere il bambino a giocare con la palestrina non sarà una soluzione, sdraiarsi a pancia all’aria e muovere gambe e braccia come fa lui, giocare e ridere insieme, farà trascorrere il tempo più velocemente e aiuterà vostro figlio ad abituarsi anche a periodi in cui non è a stretto contatto con la mamma.
In ogni caso, stare in braccio è un diritto per il vostro bambino, che però non deve minare il vostro benessere, dev’essere un piacere per voi e per lui. Se volete aiutarvi nei momenti in cui lo avete in braccio, potete acquistare una fascia o un marsupio che vi consentiranno di avere le mani libere e poter magari spazzolarvi i capelli in pace. Ricordatevi che è meglio evitare di portare il bambino sul marsupio quando si sta spolverando o si fanno lavori che alzano polvere, potrebbe facilmente inalarla e avere fastidi.
E’ bene, però, cercare di abituare il bambino ad una sua autonomia per renderlo sempre meno dipendenti dalla sua mamma.