Le diverse farine in commercio. Quali sono e come sceglierle

Farina 00, farina semi integrale, farina integrale, quella di segale, di kamut, quelle biologiche. Ce ne sono talmente tante che non sappiamo mai bene quale siano le migliori e che differenza ci sia tra un tipo di farina e l'altro. Vediamo quindi di fare un po' di chiarezza.

Le diverse farine in commercio. Quali sono e come sceglierle

In commercio esistono svariate varietà di farina e spesso non sappiamo che caratteristiche abbiano, a cosa servano e quali siano meglio per la nostra salute.
Ciò che contraddistingue la farina è il livello di raffinazione ed in totale i livelli sono 5:

  • Farina 00: la più raffinata e comune, del tutto priva di crusca e germe di grano. Questo tipo di farina rappresenta la tipologia di farina maggiormente utilizzata per la preparazione di prodotti da forno (dolci e salati), del pane o della pasta fresca. Si tratta purtroppo però della farina meno ricca di elementi nutritivi in quanto risulta priva dei nutrienti contenuti sia nella crusca sia nel germe di grano, ovvero sali minerali e vitamine del gruppo B.
  • Farina 0: meno raffinata della precedente, infatti contiene piccole quantità di crusca ed anche essa viene utilizzata per la preparazione di dolci e prodotti da forno anche quelli salati come pane e pizza.
  • Farina 1: semi-integrale perché sottoposta a raffinazione minore rispetto alle precedenti. Contiene una buona quantità di crusca quindi è più ricca di fibre e sostanze importanti per l’organismo.
  • Farina 2: molto simile alla farina 1, ma questa contiene una maggior percentuale di crusca quindi rappresenta un buon compromesso tra piacere del palato e salute.
  • Farina integrale: non subisce alcun procedimento di raffinazione, quindi contiene tutta la crusca ed il germe di grano presenti nel chicco intero. La farina integrale è perfetta per la preparazione di torte salate poiché esse non richiedono lievitazione.

Tutti i carboidrati sulla tavola, dalla pasta al riso, alle fette biscottate, ai biscotti, dovrebbero quindi essere integrali. È solo questione di abituare il palato al nuovo sapore e per far questo l’ideale sarebbe iniziare ad acquistare la farina 2 per poi passare a quella integrale.

Oltretutto, in commercio esistono anche altri tipi di farina che non siano di grano come la farina di segale, grano saraceno, farro, orzo e kamut anche queste rigorosamente integrali e meglio se biologiche.

Infine, se acquistate dei prodotti già pronti come ad esempio il pane, fate attenzione che siano veramente integrali perché spesso si tratta di cibi che in realtà non sono stati realizzati con farina integrale, ma con una miscela di farine bianche e crusca per colorare l’alimento e dargli solo l’aspetto di integrale. Sono quelli che ci fanno ingrassare senza nutrirci davvero.

È facile riconoscere il “finto integrale” semplicemente osservando la mollica: la colorazione della mollica del vero integrale deve essere scura; altrimenti, se ci troviamo di fronte a un colorito non uniforme, ma marrone chiaro con chiazze o puntini più scuri, stiamo per addentare il finto pane integrale!

Quindi, ricordate sempre: il vero pane integrale ha un colore scuro ed uniforme. Nei confronti della pasta, dei biscotti, delle fette biscottate “smascherare” il finto integrale non è possibile: in questi casi non possiamo che affidarci al cibo biologico per essere sicuri. La regola d’oro rimane sempre quella di acquistare prodotti integrali (facendo attenzione alle imitazioni) e biologici.

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