A Capodanno è una tradizione indossare l’intimo rosso perché sembra porti fortuna. Ma vi siete mai chiesti la vera origine di questa tradizione?
Esistono varie correnti di pensiero. Secondo alcuni tutto parte dalla Cina; in effetti, da sempre, il colore rosso è il colore dell’augurio ed è associato alla buona sorte, oltretutto viene usato tantissimo anche nei matrimoni.
La leggenda vuole che il rosso fosse il colore con cui si scacciava lo spirito maligno Niàn e, proprio durante il capodanno, la bestia divoratrice di uomini riemergeva dagli abissi. Niente e nessuno poteva fermarlo, l’unico modo per non essere mangiati dal maligno era quello di farlo scappare vestendosi del colore che gli incuteva paura, ossia il rosso.
Secondo altri, l’usanza del colore rosso a capodanno ha inizio al tempo degli antichi romani. Intorno agli anni 30/20 a.C. – quindi nel periodo di Ottaviano Augusto – i romani festeggiavano il nuovo anno indossando un drappo di colore rosso. Il rosso era considerato il colore del potere, del cuore, della fertilità e quindi il colore “preferito” dalla fortuna.
Quest’usanza è riuscita a sopravvivere anche nel periodo “buio” del Medioevo anche se, effettivamente, aveva un significato differente: indossare un drappo rosso all’inguine faceva scappare le streghe e quindi non si potevano subire i loro malefici.
Il colore rosso, da sempre, è sinonimo di buon auspicio e, ancora oggi, la nostra tradizione vuole che la notte, a cavallo tra l’ultimo giorno dell’anno “vecchio” ed il primo giorno dell’anno “nuovo”, indossiamo un indumento intimo di colore rosso.
Gli esperti dicono che, per un risultato migliore, l’indumento indossato non deve essere acquistato da chi lo indossa, ma deve essere stato regalato; oltretutto, una volta indossato, il giorno dopo va messo da parte e non va indossato mai più.
Se non avete nessuno che vi abbia regalato un qualcosa di rosso, non preoccupatevi, usatene uno vostro (anche se non è nuovo). L’importante è partecipare.