Acido folico: cos’è, a cosa serve e come assumerlo

Se state programmando una gravidanza, o avete già concepito un bambino, il vostro ginecologo vi avrà sicuramente prescritto un integratore di acido folico. Ecco che cos'è, a cosa serve, quali sono i rischi del non assumerlo

Acido folico: cos’è, a cosa serve e come assumerlo

L’acido folico, o vitamina B9, è una sostanza molto importante durante la gravidanza perché garantisce il corretto sviluppo del feto ed è essenziale per la moltiplicazione delle cellule che, nell’embrione, avviene molto rapidamente. Per questo motivo l’acido folico viene prescritto alla donne in gravidanza nonché ne viene consigliata l’assunzione anche prima del concepimento.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si è preoccupato spesso di evidenziare l’importanza di una sana alimentazione, in cui frutta e verdura devono essere largamente presenti per il benessere della futura mamma e del bambino. Tuttavia, non sempre le sostanze introdotte con l’alimentazione possono essere sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero di acido folico per prevenire malformazioni e garantire un buon sviluppo del feto. Sempre secondo l’Istituto Superiore di Sanità la dose consigliata di acido folico da assumere in gravidanza è di 0,4 mg, presi quotidianamente attraverso una piccola compressa.

Quando si parla di acido folico prezzo e controindicazioni sono aspetti che le donne tendono a considerare. Ci sono varie case farmaceutiche che producono integratori di acido folico, il costo delle compresse è relativamente basso e si aggira sui 14 euro per 120 compresse. Se si vuole acquistare una confezione più piccola si possono trovare blister da 20 compresse a circa 3.50 €.

2-gravidanza-alimenti-no-toxoplasmosi-esami-rischio

Acido folico: cos’è e a cosa serve

Il binomio acido folico-gravidanza è ormai assodato da tempo, e proprio per i benefici derivati dalla sua assunzione, viene consigliato anche prima del concepimento alle donne che hanno programmato una gravidanza. L’acido folico contribuisce alla crescita del bambino riducendo il rischio che sia sottopeso, una delle maggiori cause di mortalità neonatale e di sviluppo di malattie croniche, inoltre, è importante per la salute della mamma. L’acido folico assunto in gravidanza è benefico per la circolazione e per il cuore, questo perché è in grado di ridurre i livelli di omocisteina nel sangue che, se elevati, sono causa di malattie cardiache, ictus e problemi vascolari.

L’abbassamento della omocisteina comporta anche altri benefici legati al benessere mentale, infatti previene la depressione e i deficit mentali. Ovviamente, trattandosi di un integratore, l’acido folico dovrà essere assunto nei tempi e nelle dosi consigliate dal ginecologo. Potrete, comunque, introdurlo anche attraverso alcuni cibi che lo contengono, questo non in sostituzione dell’integratore alimentare, ma in aiuto.

Inoltre, noterete con l’assunzione dell’acido folico capelli più sani. Un deficit di vitamina B9, che può avvenire a seguito della gravidanza, dove aumenta il fabbisogno giornaliero, può causare infatti la perdita dei capelli. Ecco perché l’integratore vitaminico può essere consigliato per contrastarne la caduta.

Acido folico prima della gravidanza

L’integrazione della vitamina B9 prima della gravidanza è importante perché l’assunzione solo durante la gestazione riduce l’effetto protettivo sull’embrione, diminuzione che è tanto maggiore quanto più tardiva è l’assunzione dell’acido folico. Generalmente i ginecologi consigliano di iniziare a prendere l’integratore almeno tre mesi prima del concepimento.

In questo modo è possibile ridurre di molto il rischio di malformazioni della colonna e i “difetti del tubo neurale” che includono la spina bifida: la malattia in cui la colonna vertebrale non si salda perfettamente causando danni neurologici di varia gravità. La prevenzione, tramite l’assunzione dell’acido folico, secondo alcuni studi scientifici, comporta una riduzione dell’83% dei difetti del tubo neurale nei neonati.

dieta-ubogotluszczowa-1024x682

Acido folico: alimenti che lo contengono

L’acido folico si può trovare in grande quantità all’interno di frutta e verdura. L’inconveniente è che la disponibilità di questi alimenti freschi non è sempre alta e, tenendo conto che le verdure, se conservate fuori dal frigo, posso perdere fino al 70% della loro vitamina B9 e, se cotte, la quantità di folati rimanente potrebbe essere solo del 5%, è facilmente comprensibile perché viene consigliata l’assunzione degli integratori vitaminici. Gli alimenti che contengono un più alto quantitativo di acido folico sono:

  • Verdure a foglia verde: carciofi, spinaci, lattuga, broccoli, asparagi, cavolini di Bruxelles, lenticchie, piselli, rucola, pomodorini ciliegino.
  • ceci e fagioli
  • Frutta: frutta secca, arance, fragole, clementine, mandarini, avocado, kiwi
  • Alimenti di origine animale: uova, da consumare 2 volte la settimana.

Acido folico: controindicazioni

Sebbene l’acido folico sia molto utile al buon proseguimento della gravidanza, non tutte le persone possono assumerlo, per questo motivo è sempre consigliato rivolgersi al medico prima di iniziarne l’integrazione.

Si può assumere acido folico in caso di anemia? Molte donne soffrono di anemia, una riduzione dell’emoglobina che determina una scarsa capacità del sangue di trasportare ossigeno, questa patologia potrebbero essere causa di effetti collaterali associati all’assunzione dell’acido folico, quali insonnia, nausea, apatia, mal di stomaco e irritabilità. Le stesse problematiche si possono riscontrare in donne con problemi renali.

Inoltre, l’acido folico interagisce con alcuni farmaci alterandone l’azione, pertanto, se state seguendo una specifica cura farmacologica è opportuno che avvisiate il medico, cosa che dovrete comunque fare se intendete avere un bambino.

Come sempre, la soluzione migliore è rivolgersi al proprio medico che saprà dare tutte le indicazioni e fare le prescrizioni più adatte per noi e la nostra salute.

Continua a leggere su Fidelity Donna